A Riccardo Secchi per le sue opere
di Maria Rosaria Luzi
Il volto dell’umanità
mutevole nei secoli
e, talora, impenetrabile
è il volto di uomini di fede e di pensiero
di uomini d’azione
di grandi politici e condottieri,
trascinatori di folle nel bene e nel male,
di uomini che hanno reso la terra
fertile e ricca
con il lavoro delle proprie mani,
il volto di uomini che hanno costruito
opere immortali
o di cui resta solo il ricordo
nel dramma della storia.
Volti con un nome o senza
sorridenti o tristi
duri o simpatici
pensierosi o distratti
arrabbiati o sereni
generosamente si cedono il posto
sì da mozzare il fiato
ché tutti hanno un’anima
che è, poi, l’anima del mondo,
troppo spesso indifferente e violento.
Ognuno di noi vorrebbe essere perdonato
per qualcosa
anche se, proprio perché “uomo”,
non riesce nemmeno a chiedere
perdono.
Sì, tra pietà e giustizia
dobbiamo disporci
alla meraviglia dell’Amore
che solo illumina il prodigio della vita,
sì da reintegrarci come persona
si da guarire dalla sofferenza
della disunione.
Maria Rosaria Luzi, 2014
di Maria Rosaria Luzi
Il volto dell’umanità
mutevole nei secoli
e, talora, impenetrabile
è il volto di uomini di fede e di pensiero
di uomini d’azione
di grandi politici e condottieri,
trascinatori di folle nel bene e nel male,
di uomini che hanno reso la terra
fertile e ricca
con il lavoro delle proprie mani,
il volto di uomini che hanno costruito
opere immortali
o di cui resta solo il ricordo
nel dramma della storia.
Volti con un nome o senza
sorridenti o tristi
duri o simpatici
pensierosi o distratti
arrabbiati o sereni
generosamente si cedono il posto
sì da mozzare il fiato
ché tutti hanno un’anima
che è, poi, l’anima del mondo,
troppo spesso indifferente e violento.
Ognuno di noi vorrebbe essere perdonato
per qualcosa
anche se, proprio perché “uomo”,
non riesce nemmeno a chiedere
perdono.
Sì, tra pietà e giustizia
dobbiamo disporci
alla meraviglia dell’Amore
che solo illumina il prodigio della vita,
sì da reintegrarci come persona
si da guarire dalla sofferenza
della disunione.
Maria Rosaria Luzi, 2014